Che cos’è l’Amore?

What-Is-Love

Per la seconda volta mi capita di rievocare parole che, ormai, non hanno più senso, ma che han fatto parte del periodo che più mi ha segnato nella mia vita.

 

Cos’è l’amore? Cosa significa ti amo? Usiamo il concetto di amore spesso, troppo spesso, e come tante parole che usiamo non sappiamo neanche che significa, o almeno non riflettiamo mai sul significato che vorremmo dargli. Che significa dire ad una persona che la si ama? Non è semplice, perchè una cosa è un sentimento, un’altra la razionalità. E sta alla razionalità dover spiegare, con le parole, il sentimento più elevato che ci sia. Una prima risposta di getto sarebbe che, col ti amo, si dica alla persona che ella sta al primo posto. Per carità, è una risposta che sicuramente può piacere alla persona in questione, ma secondo me non basta. Perchè in realtà sarebbe qualcosa troppo relativo. Mettere un elemento in una gerarchia, ma senza specificare l’intensità di quel sentimento. Ossia, potrei metterti in cima a tutti, ma poi dare poco a tutte le persone importanti. Ma l’amore non è questo. Qualche tempo fa però ho trovato una definizione che, in questo momento della mia vita, calza a pennello. “L’Amore è la più bella sconfitta che ci sia”. Sì, è una sconfitta, la più grande umiliazione d’amor proprio che ci sia. Ma come, l’amore è qualcosa di negativo? Tutt’altro. Amore è annullarsi. Annullarsi totalmente nei confronti dell’altro, non pensare a “IO”. Quando si ama una persona, si pensa, si DEVE pensare a lei e al suo bene. Non è schiavitù, non è stare “sott o pacc’r”, come si dice. E’ una cosa volontaria. Petrarca la chiamava “voluptas dolendi”, volontà di soffrire. Amare una persona significa volere intenzionalmente legare il proprio destino, la propria vita, ad un’altra persona. Amare non è la ricerca di un piacere. L’Amore ci fa soffrire, ci fa piangere. Si può litigare con la persona che si ama. La persona che si ama può procurarci i più grandi dolori di questa vita. Eppure si continua a sbattere la testa per la persona che si ama. Perchè? Perchè l’Amore non vuole niente, non desidera un contraccambio, o almeno non è quello il suo fine. L’Amore è una speranza, è l’intima speranza che chi abbiamo di fronte è l’unica persona indispensabile nella nostra vita, è la speranza che essa può diventare il nostro punto fermo, ciò da cui non si può prescindere. Si può amare la propria madre o il proprio padre, si può amare un amico, si può amare anche un ideale. Ma l’amore puro, genuino, quello vero, è destinato ad una sola persona. Perchè l’amore con tutte e cinque lettere maiuscole, l’AMORE, c’è solo quando entrambe le persone desiderano la stessa cosa: annullarsi nell’altro, divenire una SOLA cosa, pensare che si ha tutto ciò che si debba avere. L’Amore è la fine di ogni egoismo, è la più bella sconfitta dell’Ego, perchè è il momento in cui la propria persona non conta più niente, perchè quando si ama, il proprio Io e l’Io dell’amata, sono la stessa, identica cosa. Quando io dico “Ti Amo”, dico tutto questo. Quando dico ti amo intendo dire che, nonostante le lacrime, i dolori, i litigi passati, voglio annullarmi completamente e far si che non ci sia più un io, ma un noi. Ecco, ecco la mia risposta definitiva: “L’Amore è quando l’Io diventa Noi”. Niente di più, niente di meno =)

Puzzle

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Vivere è costruire un gigantesco e lungo puzzle. Da una certa età, da quando acquisiamo le nostre prime responsabilità, iniziamo questa lunghissima partita che dura una vita. Ci sediamo, prendiamo tutti i tasselli e li disponiamo confusamente sul tavolo. A differenza dei puzzle tradizionali, il nostro è molto particolare: non dobbiamo completare un puzzle il cui disegno è già scritto, noi progettiamo il nostro puzzle e utilizziamo le tessere che vogliamo.

Questo puzzle è molto interessante e particolare. Dobbiamo vedere noi se le tessere combaciano. Ogni nostra scelta, ogni tessera che scegliamo, deve combaciare con le altre e stabilire un equilibrio. I nostri studi, il nostro lavoro, i nostri amici, le nostre compagne di vita. Ognuno è un pezzo che noi aggiungiamo.

Il puzzle si modifica man mano. Tessere che andavano bene ad un certo punto non possono più soddisfare, o possiamo recuperare tessere che avevamo abbandonato. Cambiare idea sugli studi, tentare un altro lavoro, intensificare un rapporto o chiuderne uno. Noi assembliamo e disfaciamo questo puzzle in continuazione, senza rendercene conto.

A volte ci blocchiamo, rimaniamo fissi a guardare questo puzzle senza sapere come continuare. Sono quelli i momenti di depressione. Altre volte si continua ad aggiungere i pezzi, come se si fosse accesa la lampadina, stile Archimede Pitagorico, e siamo soddisfatti perchè proseguiamo molto nel nostro puzzle ed acquisisce la forma che volevamo. Quelli sono invece i momenti felici.

Questo puzzle è una stupenda avventura. Non abbiamo le istruzioni, non sappiamo qual è la scelta giusta o la scelta sbagliata. Possiamo farci aiutare dalle tessere già presenti, riguardare quelle scartate e trovare una nuova collocazione, o pensare a nuove tessere. Cambiare l’ordine dei pezzi, dare più attenzione a qualcuno rispetto a qualcos’altro. E poi cambiare idea, e di nuovo, e ancora ed ancora…

Sapremo solo alla fine, quando il nostro puzzle sarà completo e ci alzeremo dal tavolo, ormai troppo stanchi per continuare, se il disegno che ne verrà fuori sarà almeno simile alla scatola del puzzle, oppure se mancano ancora molte tessere a questo puzzle.

Nel frattempo, continuo a giocare.

Hakuna Matata

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Mediamente l’uomo non è ottimista. Ho incontrato più persone convinte di essere “nere” che di essere fortunate. Ogni guaio sembra già predetto, è qualcosa di ovvio, scontato, perchè si è sfortunati, perchè la vita è così, dura e piena di sorprese negative. Però spesso siamo noi ad attirarle. Anzi, diciamo sempre.

La vita, alla fin fine, è una cosa semplice. Siamo noi a complicarla con inutili ragionamenti. Ci complichiamo le cose. Viene confuso l’essere realisti con l’essere pessimisti. Chi già si aspetta il negativo, non è automaticamente saggio.

C’è un detto che recita “Sorridi alla vita e la vita ti sorriderà”. Niente di tutto ciò è più vero. Se si vuole una vita felice, è inutile, non bisogna stare ad aspettare. Bisogna costruirsela. La felicità non è qualcosa di universale, ognuno ha una sua idea di felicità. Ciò che è in comune a tutti è il percorso. Bisogna lottare, faticare, sudare per ottenere la propria fetta di felicità.

Guai ai pessimisti! Guai a chi si dichiara sconfitto, a chi ha bassa autostima, a chi è vinto dallo stress e non sa come uscirne! Continuare a pensare ai guai non li scaccerà via! Non esistono cose impossibili da superare… Volere è potere, davvero! Bisogna guardare il mondo con occhi diversi!

Abbandonate il realismo. Illudetevi. Sognate. Sperate. Ognuno ha degli ostacoli nella propria vita, e non si superano avendo paura di questi. La paura si sconfigge avendo fiducia in sè stessi.

HAKUNA MATATA! Pensate alla Felicità come unico obiettivo della vostra vita! La Felicità è semplice ad ottenersi, se la si sa cercare, se la si vuole veramente cercare! Spesso i nostri problemi sono tutti mentali, nostre costruzioni! BASTA pensare che c’è qualcosa di insormontabile! E se ci si sente troppo deboli, che si faccia affidamento su chi ci vuole bene… Insieme si è più forti!

Non può piovere per sempre. Non aspettiamo che piova, non pensiamo a tagliare i rami secchi della vita aspettando la primavera. Facciamola venire noi, la primavera. Seminiamo, e la pianta che verrà fuori sarà più forte che mai. Ciò che non ci uccide ci fortifica, non ci indebolisce.

La Felicità esiste… Per tutti! Non precludetevi la possibilità di essere Felici! Pensate che sia facile da ottenere… E la otterrete. Non vi sembra vero? State sbagliando ancora. Spegnete la mente e ascoltate il vostro cuore. E la vita diverrà, in un lampo, completamente diversa.

 

Quando andai a scuola, mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi “felice”. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita.”

John Lennon

All you need is Love

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Buona Pasqua! Per me questo messaggio ha un grande significato, al di là delle formalità varie. E non vale solo per me, che sono Cristiano, anzi, Cristianissimo. Vale per TUTTI NOI. Pasqua è Resurrezione, Rinascita, l’inizio di una nuova vita. Pasqua deve essere un’occasione per guardarci intorno e pensare a cosa sono le cose più importanti della vita… Riflettere un po’ su quel messaggio cristiano che è lì da 2000 anni e non è stato ancora applicato.

Pasqua deve farci pensare che c’è solo una Legge universale, ossia quella dell’AMORE. E non parlo solamente di amore verso una fidanzata/o… Di Amore verso tutti. SVEGLIATEVI, gente! Cambiate, risorgete! Date importanza a tutti quelli che vi stanno attorno! Non litigate coi vostri genitori, e se lo fate, riparate subito, perchè sono quelli che più vi amano. Dedicate del tempo anche a loro, ditegli che gli volete bene, senza vergogna! Perchè ci sarà un tempo in cui sarà troppo tardi per farlo. Amate i vostri amici! Abbracciateli, abbiate fiducia in loro… Ditegli “Mi fido di te!”. Dedicate tutti voi stessi per loro, in modo disinteressato. Quando stanno male, sacrificate ogni cosa pur di sostenerli. Regalategli un sorriso, è la cosa più preziosa di questo mondo. Siate dolci con le vostre compagne/compagni di vita! Fidanzate/i, mogli e mariti. Fatele sentire importanti, mettetele al primo posto, siate sempre romantici, e quando qualcosa va storto, non prendetevela con loro, ma parlate… Un bacio è la cura più portentosa!

La Vita è bella, e va vissuta dando importanza a chi davvero conta, sempre! Il resto sono dettagli… Non pensate troppo, non fatevi bloccare da problemi inutili, non fate gli orgogliosi, i testardi… Sappiate perdonare! Siate voi il cambiamento che vorreste vedere nel mondo! Ricucite le ferite, ricontattate un amico perso, passate la serata con vostro padre o vostra madre e non davanti al computer, pensate che l’Amore, di ogni tipo, può vincere ogni cosa! Non abbiate paura di amare, di vivere la vita al vostro più alto livello! Questo, questo significa Pasqua, questo significa Resurrezione, vivete amando ogni giorno della vostra vita, e la vostra vita sarà sempre felice! Basta ansie, basta stress, sorridete alla vita e la vita vi sorriderà! Perchè qualsiasi cosa succeda, il vostro cuore renderà più leggero ogni cosa! AMATE!!!

Vuoi un dolce?

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Per quanto le emozioni siano personali, la letteratura è un serbatoio di emozioni già sentite, di sensazioni comuni a tutti noi uomini. Quella del ‘900 è ricchissima di ispirazioni, perchè esplora le più profonde pieghe dell’anima. Vi racconterò un episodio famosissimo di “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust.

Il protagonista compie un’azione semplicissima, mangia le madeleine, un dolce tipico francese. Riassaporare quel piatto lo porta a ricordare l’infanzia, quando era solito mangiare le madeleine dalla zia. Cosa significa questo? La memoria è una brutta bestia… Un piccolissimo avvenimento può suscitare in noi il ricordo di qualcosa di enorme e perciò segnarci per sempre.

Amplio il discorso. La nostra vita è composta da circostanze, da piccoli eventi, da minuzie che possono smuovere i mari. Un battito di farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Spesso ci costruiamo col tempo certezze, stabiliamo un equilibrio con alcune persone, sappiamo su chi possiamo contare e chi no, quanta fiducia, importanza, o amore accordare ad uno o ad un altro. Qualcosa che abbiamo messo in piedi in anni può essere spazzato via in secondi. Noi esseri umani siamo più bravi a distruggere che a conservare.

Siamo pazzi? Schizofrenici? Naa. Se riflettessimo di più, ci accorgeremmo che, come sono le piccole cose a distruggere, sono le piccole cose a costruire e ricostruire. I nostri rapporti son fatti di minuzie ed è l’accumulo di queste a creare le “strutture”, quel qualcosa che resiste ad ogni cosa positiva o negativa, quel che si ha dentro, nascosto nell’intimo, e che può rimanere bloccato per anni o esplodere fuori in un momento, sempre a causa di una piccolissima cosa, come le madeleine, che ti fa vedere tutto con occhi diversi.

Vuoi un dolce?

A nadie te pareces desde que yo te amo

L’innamoramento non è una cosa che si cerca, e forse più la si cerca più ce ne si allontana. Non è qualcosa di programmato, nè di razionale, e quindi un’analisi ragionata su di ciò sembrerebbe non-sense, ma vorrei cercare di farla in base a ciò che ho imparato dalla mia stessa vita.

Quando un maschio si innamora di una donna non diventa automaticamente asessuato. Le altre ragazze non diventano automaticamente dei cessi ambulanti. Questo capita a chiunque. Il maschio è una brutta razza? Naa. Semplicemente innamorarsi è qualcosa di diverso.

La frase di Neruda che ho scelto come titolo semplifica il tutto. Si traduce con “Non assomigli più a nessuna da quando ti amo”. Non sono le altre a peggiorare. Ma è la ragazza di cui sei innamorato ad essere elevata. L’innamoramento è un processo di idealizzazione, che mette su un piedistallo l’oggetto del tuo sentimento. La si guarda con occhi diversi , lei è speciale, unica, le altre sono incomparabili.

La gelosia, in una coppia che si ama, in teoria non avrebbe alcun senso. L’amore implica questo, implica vedere solo lei come speciale e non avere il minimo pensiero riguardo alle altre. La gelosia non ha teoricamente senso perchè è paura che l’altra persona possa cedere alle avanches di un altro, o comunque possa pensare ad un altro… Nel modo in cui non dovrebbe pensare.

Eppure si è lo stesso gelosi. Perchè l’innamoramento provoca un senso di attaccamento e di possesso nei confronti della persona amata. Sembra che sia una tua proprietà, è parte di te, e non è da condividere con nessuno. Gli altri non devono neanche pensare di sottrartela! Lei, se è realmente innamorata, non ha il minimo pensiero. Eppure ti saltano lo stesso le cornee se vedi qualcosa che non si dovrebbe fare. Una chiacchierata innocente può essere letta, in preda alla gelosia, come qualcos’altro.

La troppa gelosia uccide, perchè nasconde mancanza di fiducia verso l’altro. Essere consci dell’amore altrui dovrebbe automaticamente portarti a fidare di questi. Perchè se sai che ti ama, sai anche che per lui/lei sei unica. E pensare che possa interessarsi di altre è razionalmente inconcepibile.

Ma la ragione in queste cose, purtroppo, non funziona. Se riflettessimo di più, capiremmo che ci facciamo troppe pippe mentali, e che invece dovremmo vivere più alla leggera. L’amore è però irrazionale in sè, e la gelosia non-sense ne scaturirà sempre. L’importante è saperla dominare.

O, per le proprie paure, si perde ciò che si voleva difendere.

Lasciate ogni speranza o voi che entrate

 

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Il bisogno di scrivere, di trasmettere ciò che è dentro, difficilmente scaturisce da una persona allegra. Col tempo ho sviluppato una mia teoria sulla storia della letteratura che trova sempre più conferme: i più alti esempi sono frutto di persone dalle storie travagliate, o raffigurano persone con esperienze tragiche.

Non è un caso che l’opera di più alto ingegno che noi italiani abbiamo mai creato sia la Divina Commedia. E non è un caso che il momento più alto della Commedia sia quell’istante in cui il Dante personaggio e il Dante narratore si fondono, corrispondono. Quando la voce del narratore diventa quella dell’uomo e trasmette le vere emozioni di Dante, si raggiunge l’apice.

Il 17esimo canto del Paradiso è l’ultima parte del dialogo fra Dante e Cacciaguida: in esso l’avo dell’Alighieri gli profetizza il futuro. E non è certo roseo.

“Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale!”

Dante è già esule, ha già sofferto uno dei massimi dolori possibili. Eppure Cacciaguida lo investe della missione più grande di tutte. Gli spiega il perchè del suo viaggio. Egli deve vedere i tre mondi dell’Aldilà e trasmettere il messaggio cristiano all’umanità, per permettergli di redimersi. L’uomo che soffriva da anni ha una missione che lo fa andare avanti, forse vana, ma di altissimo valore.

Solo la sofferenza ti spinge a mettere le proprie emozioni su carta (o sullo schermo), solo il dolore, la perdita, ti porta ad esorcizzare il tutto fissandolo una volta e per tutte. Come in una sorta di autoanalisi psicologica, per scovare cosa si ha veramente dentro. Ci si capisce più così che in altri modi. Il miglior consiglio che potrei dare a chi soffre, a chi ha dubbi, è mettersi davanti ad una tastiera e iniziare a scrivere le prime cose che passano per la mente.

I primi post di questo blog risalgono al 2007, e non è un caso. L’allora adolescente Davide Esposito soffriva per la mancanza di una persona. Non perchè se n’era andata, ma perchè non c’era mai stata. Dopo anni e anni mi ritrovo qui, nello stesso posto, a dare un’ordine ai miei pensieri, a fare chiarezza sulla mia breve esistenza. A capirmi e, a chi sia abbastanza masochista da seguirmi, a farmi capire, farmi scandagliare fino al midollo.

Il sofferente Dante arrivò a deificare l’amore della sua vita, quella Beatrice che non poteva avere. Io non voglio nè sono in grado di scrivere qualcosa come la Commedia. Mi auguro solo che questo blog aiuti a farmi crescere, come ho già fatto tantissimo nel giro di una manciata di giorni, in cui un vecchio me è morto ed un nuovo me è ricomparso.

Col pensiero, come Dante, che dopo l’Inferno e il Purgatorio, forse ci sarà anche per me una Beatrice a traghettarmi in Paradiso.

 

 

 

I had a dream

Stanotte ho avuto un sogno. Certo, avere sogni non è una cosa tanto strana e di solito i miei sogni sono senza senso. Questa volta però era diverso. Non capivo dove mi trovavo, ma il mio sguardo era rivolto verso una bellissima ragazza. Non so come, ma sembrava quasi che ci capivamo al volo, come se fossimo la stessa persona. Avevo una strana sensazione, bellissima, mai provata. Speravo che non fosse un sogno, ma quando mi sono ritrovato nel mio letto ho capito che tutto ciò era pura e semplice finzione…

Ora, perchè dico questo? Qualche giorno fa un mio amico mi chiese come mai fossi così impacciato con le ragazze e non provarci ripetutamente, anche a costo di ricevere delusioni. Un pò come faceva lui, a cui basta che respiri e il gioco è fatto. Invece io trovo che me la cavo più io di lui. Perchè? Sembra un’affermazione senza senso. Invece non lo è. Perchè per questo mio amico e per la maggior parte dei giovani d’oggi una ragazza è uno status symbol. Si fa la gara a chi esce con più ragazze, si misura il tempo dall’ultima volta che si è usciti e quasi sempre le cosiddette "relazioni fisse" sono considerate una cosa stupida, perchè per molti "avere la stessa ragazza annoia". Questa è la cosa più stupida che abbia mai sentito.

Perchè in tutto questo non c’è amore. Che senso ha dire che qualcuna "è la tua ragazza" se non le vuoi bene? Già il termine "la tua ragazza" dovrebbe far capire che si considera la donna quasi come un oggetto. Invece la persona che hai affianco dovrebb’essere la tua metà, dovrebbe completarti. Due innamorati si capiscono al volo, come se fossero la stessa persona. Hanno sopra di tutto solo il bene dell’altra persona e farebbero di tutto per ciò. Ti puoi baciare con quante ragazze vuoi ma se lei non ti conosce è inutile. Il vero innamoramento è una sensazione irripetibile. Il tuo scopo della vita diventa stare sempre con lei, non separarsene mai. Fai di tutto, diventi quasi pazzo. Secondo molti l’amore "fa diventare intelligenti gli stupidi e gli stupidi intelligenti". L’amore è qualcosa che ti distingue dagli altri, ti dà una felicità che non puoi avere in nessun altro modo. E’ qualcosa di irrazionale, spesso t’innamori di persone che magari nè fisicamente nè caratterialmente ti piacciono. Ma non puoi farci niente, l’amore è così, è cieco, ti porta ad avere lo sguardo verso una sola persona, senza che tu possa fare niente.

E’ per questo che io non mi butterò mai a casaccio. Non potrei mai stare con una ragazza che non amo fino in fondo. E preferisco aspettare il momento giusto e la ragazza giusta, mostrare quel romanticismo che si vede a sprazzi solo in questo blog e quindi sarei veramente felice e nulla potrebbe interrompere questa felicità…

St. Valentine Massacre (of Hearts)

San
Valentino… Un giorno strano, veramente strano. Da una parte è una
delle più classiche “feste commerciali”, fatte apposta per spendere e
far spendere. Dall’altra dovrebb’essere la festa degli innamorati, la
massima espressione dell’amore. Ma questa festa sortisce invece
l’effetto contrario. Le persone si accalcano letteralmente per trovare
un ragazzo/a per S. Valentino, quasi come se fosse uno Status Symbol et
similia. Una specie di fidanzato dell’ultimo minuto, con cui passare
una sola giornata e probabilmente niente più, perchè tutto finisce lì.
E ciò può renderci veramente tristi. Un vero massacro di cuori. Però S. Valentino può anche essere
un giorno per riflettere. Sì, non parlo di quelli che han già trovato
l’amore o credono di averlo trovato. Parlo di chi è solo. Solo nel
senso di “single”, come si dice in questi tempi. In questo post affido
i miei pensieri, come per sfogare ciò che è dentro di me, ma senza
farlo pubblicamente, all’aperto…

… A volte… A volte, quando sono
a casa e non ho nulla da fare, mi stendo sul letto e ascolto musica…
Le cosiddette canzoni “metal”, quelle che i miei coetanei perlopiù non
apprezzano, preferendo le solite canzoni napoletane sull’amore… Se si
soffermassero un pò sul ritmo, sulle parole… Quelle che preferisco
sono le canzoni malinconiche… Dopo questa affermazione potrebbero
definirmi un tipo triste… Invece è l’esatto contrario… Quelle
canzoni mi fanno uno strano effetto… Tutta quella tristezza che vi
traspare è una specie di carica… Mi fanno, come dire, riflettere. Mi
fermo un attimo dal ritmo frenetico del mondo, da quella fretta senza
significato. E guardo un pò ciò che ho intorno. La famiglia, gli amici,
un tetto sulla testa… Dovrebbe bastare per tutti no? Invece no…
Sento qualcosa che non va… Mi manca qualcosa. Cerco di focalizzare
esattamente di cosa ho bisogno. E nella mia mente compare una figura,
sempre più nitida, che ancora non conosco appieno. Me la immagino così,
semplicemente bellissima. Fluenti capelli, che scivolano fino alle
spalle. Occhi splendidi, a mò di fari nella notte, unica mia guida da
seguire. E un corpo quasi da mozzare il fiato. Vorrei avvicinarmi a te,
sei la perfezione fatta persona, ma tu ti allontani, te ne scappi. Non
mi noti. Sei irraggiungibile. E io dò idealmente capocciate al muro, la
rabbia mi pervade. Penso che questo mio pensiero sia quasi
un’ossessione, una cosa completamente irrealizzabile. Dopotutto,
guardiamo alla realtà. L’apparenza conta e io sicuramente non sono un
maestro di bellezza. E come uno strano contrasto vedo te, così bella e
perciò così lontana a me. Ma poi non mi fermo all’aspetto, non faccio
come gli altri, pronti a catapultarsi su nuove prede come se le donne
fossero quasi oggetti, a parlare di loro come “fidanzate”, “ragazze” e
non la tua metà, l’essere che ti completa con cui raggiungi la completa
felicità. E mi guardo dentro, quello che provo per te è enorme e nulla
mi fermerà. Cercherò di superare ogni ostacolo, di migliorare
l’apparenza affinchè possa mostrare anche la realtà, cambiare
l’esteriore per far notare l’interiore. Oh, prima o poi ti troverò.
Potrà essere domani o l’anno prossimo, ciò non conta. Non è una gara a
tempo. Perchè quando finalmente la mia ricerca sarà finita e troverò
qualcuna che mi completi, con cui essere in completo affiatamento,
allora sarò felice. It’s a promise, mon chèri.

New Year’s Opening

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"E mentre guardi tutt’intorno il mondo in sgomento
Cosa vedi, pensi che abbiamo imparato ?
No, se dai un’occhiata alla distruzione dalla guerra
Fuori nelle strade, dove i bambini sono bruciati
Ci sono volte in cui provo paura per il mondo
Ci sono volte che mi vergogno di tutti noi
Quando galleggi su tutte le emozioni che senti
Riflettendo il bene ed il male
Sapremo mai qual’è veramente la risposta alla vita?
Riesci a dirmi cos’è la vita veramente?
Forse tutte le cose che tu sai che per te sono preziose
Potrebbero essere spazzate via dalla mano del Destino in persona"

Tratto da "Blood Brothers", Iron Maiden.

2007. Un nuovo anno incomincia e l’intero 2006 viene spazzato via in un istante. I colori, i rumori e i sapori delle feste ci incantano, facendoci dimenticare tutto ciò che è intorno a noi. E subito sbucano auguri come "Speriamo che l’anno prossimo sia migliore di questo" et similia. Un pò ovunque riaffiora la speranza, la speranza di un mondo migliore. Chi pensa in grande, come i banali "la pace del mondo", e chi pensa in piccolo. Ma… Ma qualcuno si dimentica qualcosa. Provate a fermarvi un attimo. Non c’è nulla di strettamente necessario in questo mondo, prendetevi cinque minuti di pausa. E riflettete. Riflettete un pò a cosa sta succedendo nel mondo… No, non penso solamente alle varie guerre che tutti conosciamo. Anche tra di voi. Al vostro normale mondo. Sì, mi riferisco più o meno ai ragazzi della mia età. Non pensate mai che qualcosa vada storto? C’è gente che si comporta in modo illogico ma che non se ne rende conto…
C’è gente che invece di affidarsi ai propri amici per risolvere i problemi si affida ad un pacco di sigarette, o peggio ad una canna…
C’è gente che mantiene quel senso di egocentrismo tipico dell’infanzia, mettendosi al centro di tutto, lamentandosi per cose che non gli riguardano…
C’è gente che non ha una minima traccia di autoironia, offendendosi per ogni minima cosa…
C’è gente come quella sopraccitata, ma che in alcuni casi s’inventa offese gravi a loro carico perchè vuole avere ragione ad ogni costo…
C’è gente che si crede matura solo perchè la sua età sta aumentando, facendo a gara per la loro precocità in alcuni ambiti, partendo dal primo bacio a qualcosa di sempre più "intimo", non rendendosi conto che ciò non è indice di maturità…
C’è gente maniaca dei segreti, che tratta seriamente cose come stupidi litigi, e che invece di porre rimedio si confida nei propri amici cercando "alleati" in una sorta di guerra in chi ha ragione e chi ha torto…
E tutti insieme, con l’inizio del nuovo anno, augurano che qualcosa migliori, senza cercare di mettere apposto i problemi personalmente.
Per chiudere l’intervento, una spiegazione sul titolo del Blog.
"GTO Corner"
GTO è un cartone animato, con protagonista uno strano professore. Perchè strano? Perchè all’apparenza è uno stupido, che tratta ogni cosa superficialmente. Ma all’occorrenza sà dare consigli utilissimi ed è molto più intelligente di chi lo crede semplicemente un idiota.
Ecco, preferirei che tutti fossero così. Preferirei che tutti trattassero la vita ed ogni cosa senza troppa serietà in questo periodo, perchè è ancora troppo presto.
Trattare la vita senza pensieri, divertendosi, finchè c’è tempo. Magari essendo frainteso, con gli altri che non ti capiscono.
E se fossero gli altri a non capire?

LIGHTS FADE