All you need is Love

All-you-Need-Is-Love[1]

Buona Pasqua! Per me questo messaggio ha un grande significato, al di là delle formalità varie. E non vale solo per me, che sono Cristiano, anzi, Cristianissimo. Vale per TUTTI NOI. Pasqua è Resurrezione, Rinascita, l’inizio di una nuova vita. Pasqua deve essere un’occasione per guardarci intorno e pensare a cosa sono le cose più importanti della vita… Riflettere un po’ su quel messaggio cristiano che è lì da 2000 anni e non è stato ancora applicato.

Pasqua deve farci pensare che c’è solo una Legge universale, ossia quella dell’AMORE. E non parlo solamente di amore verso una fidanzata/o… Di Amore verso tutti. SVEGLIATEVI, gente! Cambiate, risorgete! Date importanza a tutti quelli che vi stanno attorno! Non litigate coi vostri genitori, e se lo fate, riparate subito, perchè sono quelli che più vi amano. Dedicate del tempo anche a loro, ditegli che gli volete bene, senza vergogna! Perchè ci sarà un tempo in cui sarà troppo tardi per farlo. Amate i vostri amici! Abbracciateli, abbiate fiducia in loro… Ditegli “Mi fido di te!”. Dedicate tutti voi stessi per loro, in modo disinteressato. Quando stanno male, sacrificate ogni cosa pur di sostenerli. Regalategli un sorriso, è la cosa più preziosa di questo mondo. Siate dolci con le vostre compagne/compagni di vita! Fidanzate/i, mogli e mariti. Fatele sentire importanti, mettetele al primo posto, siate sempre romantici, e quando qualcosa va storto, non prendetevela con loro, ma parlate… Un bacio è la cura più portentosa!

La Vita è bella, e va vissuta dando importanza a chi davvero conta, sempre! Il resto sono dettagli… Non pensate troppo, non fatevi bloccare da problemi inutili, non fate gli orgogliosi, i testardi… Sappiate perdonare! Siate voi il cambiamento che vorreste vedere nel mondo! Ricucite le ferite, ricontattate un amico perso, passate la serata con vostro padre o vostra madre e non davanti al computer, pensate che l’Amore, di ogni tipo, può vincere ogni cosa! Non abbiate paura di amare, di vivere la vita al vostro più alto livello! Questo, questo significa Pasqua, questo significa Resurrezione, vivete amando ogni giorno della vostra vita, e la vostra vita sarà sempre felice! Basta ansie, basta stress, sorridete alla vita e la vita vi sorriderà! Perchè qualsiasi cosa succeda, il vostro cuore renderà più leggero ogni cosa! AMATE!!!

Vuoi un dolce?

220px-Madeleines_de_Commercy[1]

Per quanto le emozioni siano personali, la letteratura è un serbatoio di emozioni già sentite, di sensazioni comuni a tutti noi uomini. Quella del ‘900 è ricchissima di ispirazioni, perchè esplora le più profonde pieghe dell’anima. Vi racconterò un episodio famosissimo di “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust.

Il protagonista compie un’azione semplicissima, mangia le madeleine, un dolce tipico francese. Riassaporare quel piatto lo porta a ricordare l’infanzia, quando era solito mangiare le madeleine dalla zia. Cosa significa questo? La memoria è una brutta bestia… Un piccolissimo avvenimento può suscitare in noi il ricordo di qualcosa di enorme e perciò segnarci per sempre.

Amplio il discorso. La nostra vita è composta da circostanze, da piccoli eventi, da minuzie che possono smuovere i mari. Un battito di farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Spesso ci costruiamo col tempo certezze, stabiliamo un equilibrio con alcune persone, sappiamo su chi possiamo contare e chi no, quanta fiducia, importanza, o amore accordare ad uno o ad un altro. Qualcosa che abbiamo messo in piedi in anni può essere spazzato via in secondi. Noi esseri umani siamo più bravi a distruggere che a conservare.

Siamo pazzi? Schizofrenici? Naa. Se riflettessimo di più, ci accorgeremmo che, come sono le piccole cose a distruggere, sono le piccole cose a costruire e ricostruire. I nostri rapporti son fatti di minuzie ed è l’accumulo di queste a creare le “strutture”, quel qualcosa che resiste ad ogni cosa positiva o negativa, quel che si ha dentro, nascosto nell’intimo, e che può rimanere bloccato per anni o esplodere fuori in un momento, sempre a causa di una piccolissima cosa, come le madeleine, che ti fa vedere tutto con occhi diversi.

Vuoi un dolce?

A nadie te pareces desde que yo te amo

L’innamoramento non è una cosa che si cerca, e forse più la si cerca più ce ne si allontana. Non è qualcosa di programmato, nè di razionale, e quindi un’analisi ragionata su di ciò sembrerebbe non-sense, ma vorrei cercare di farla in base a ciò che ho imparato dalla mia stessa vita.

Quando un maschio si innamora di una donna non diventa automaticamente asessuato. Le altre ragazze non diventano automaticamente dei cessi ambulanti. Questo capita a chiunque. Il maschio è una brutta razza? Naa. Semplicemente innamorarsi è qualcosa di diverso.

La frase di Neruda che ho scelto come titolo semplifica il tutto. Si traduce con “Non assomigli più a nessuna da quando ti amo”. Non sono le altre a peggiorare. Ma è la ragazza di cui sei innamorato ad essere elevata. L’innamoramento è un processo di idealizzazione, che mette su un piedistallo l’oggetto del tuo sentimento. La si guarda con occhi diversi , lei è speciale, unica, le altre sono incomparabili.

La gelosia, in una coppia che si ama, in teoria non avrebbe alcun senso. L’amore implica questo, implica vedere solo lei come speciale e non avere il minimo pensiero riguardo alle altre. La gelosia non ha teoricamente senso perchè è paura che l’altra persona possa cedere alle avanches di un altro, o comunque possa pensare ad un altro… Nel modo in cui non dovrebbe pensare.

Eppure si è lo stesso gelosi. Perchè l’innamoramento provoca un senso di attaccamento e di possesso nei confronti della persona amata. Sembra che sia una tua proprietà, è parte di te, e non è da condividere con nessuno. Gli altri non devono neanche pensare di sottrartela! Lei, se è realmente innamorata, non ha il minimo pensiero. Eppure ti saltano lo stesso le cornee se vedi qualcosa che non si dovrebbe fare. Una chiacchierata innocente può essere letta, in preda alla gelosia, come qualcos’altro.

La troppa gelosia uccide, perchè nasconde mancanza di fiducia verso l’altro. Essere consci dell’amore altrui dovrebbe automaticamente portarti a fidare di questi. Perchè se sai che ti ama, sai anche che per lui/lei sei unica. E pensare che possa interessarsi di altre è razionalmente inconcepibile.

Ma la ragione in queste cose, purtroppo, non funziona. Se riflettessimo di più, capiremmo che ci facciamo troppe pippe mentali, e che invece dovremmo vivere più alla leggera. L’amore è però irrazionale in sè, e la gelosia non-sense ne scaturirà sempre. L’importante è saperla dominare.

O, per le proprie paure, si perde ciò che si voleva difendere.

Lasciate ogni speranza o voi che entrate

 

Cristobal_Rojas_25a[1]

Il bisogno di scrivere, di trasmettere ciò che è dentro, difficilmente scaturisce da una persona allegra. Col tempo ho sviluppato una mia teoria sulla storia della letteratura che trova sempre più conferme: i più alti esempi sono frutto di persone dalle storie travagliate, o raffigurano persone con esperienze tragiche.

Non è un caso che l’opera di più alto ingegno che noi italiani abbiamo mai creato sia la Divina Commedia. E non è un caso che il momento più alto della Commedia sia quell’istante in cui il Dante personaggio e il Dante narratore si fondono, corrispondono. Quando la voce del narratore diventa quella dell’uomo e trasmette le vere emozioni di Dante, si raggiunge l’apice.

Il 17esimo canto del Paradiso è l’ultima parte del dialogo fra Dante e Cacciaguida: in esso l’avo dell’Alighieri gli profetizza il futuro. E non è certo roseo.

“Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale!”

Dante è già esule, ha già sofferto uno dei massimi dolori possibili. Eppure Cacciaguida lo investe della missione più grande di tutte. Gli spiega il perchè del suo viaggio. Egli deve vedere i tre mondi dell’Aldilà e trasmettere il messaggio cristiano all’umanità, per permettergli di redimersi. L’uomo che soffriva da anni ha una missione che lo fa andare avanti, forse vana, ma di altissimo valore.

Solo la sofferenza ti spinge a mettere le proprie emozioni su carta (o sullo schermo), solo il dolore, la perdita, ti porta ad esorcizzare il tutto fissandolo una volta e per tutte. Come in una sorta di autoanalisi psicologica, per scovare cosa si ha veramente dentro. Ci si capisce più così che in altri modi. Il miglior consiglio che potrei dare a chi soffre, a chi ha dubbi, è mettersi davanti ad una tastiera e iniziare a scrivere le prime cose che passano per la mente.

I primi post di questo blog risalgono al 2007, e non è un caso. L’allora adolescente Davide Esposito soffriva per la mancanza di una persona. Non perchè se n’era andata, ma perchè non c’era mai stata. Dopo anni e anni mi ritrovo qui, nello stesso posto, a dare un’ordine ai miei pensieri, a fare chiarezza sulla mia breve esistenza. A capirmi e, a chi sia abbastanza masochista da seguirmi, a farmi capire, farmi scandagliare fino al midollo.

Il sofferente Dante arrivò a deificare l’amore della sua vita, quella Beatrice che non poteva avere. Io non voglio nè sono in grado di scrivere qualcosa come la Commedia. Mi auguro solo che questo blog aiuti a farmi crescere, come ho già fatto tantissimo nel giro di una manciata di giorni, in cui un vecchio me è morto ed un nuovo me è ricomparso.

Col pensiero, come Dante, che dopo l’Inferno e il Purgatorio, forse ci sarà anche per me una Beatrice a traghettarmi in Paradiso.